E l'ultima idea per rilanciare l'antico borgo di Badolato,
noto ormai come il borgo dell' accoglienza e dell'integrazione, promossa anche
questa da Domenico Lanciano, scrittore e pubblicista, che assieme ad altri
sostenitori del piccolo centro storico, ha pensato ad un' Università dei
Popoli, qui, nel piccolo, suggestivo grappolo di case. davanti al mare Ionio.
Anni fa lo stesso Lanciano aveva fatto parlare di Badolato
borgo come di un paese da mettere in vendita, attirando su di esso l'attenzione
di mass-media internazionali e, contemporaneamente, la curiosità per quello che
rappresentava una testimonianza dell'urbanistica di un tempo e per tutta la sua
ricchezza artistica.
Un tentativo per continuare a far vivere il borgo, ormai
abbandonato: furono oltre cento le case acquistate da famiglie arrivate da
Svizzera, Francia e Germania.
Poi tutto fu bloccato e si perse la speranza di salvare il
borgo.
Poi l'evento decisivo che lo ha imposto all'attenzione del
mondo intero: i Kurdi, sbarcati dall'Ararat sulle coste ioniche nel dicembre del
'97, vi trovano accoglienza e qui viene avviata la fase più delicata della loro
integrazione, attraverso progetti d'inserimento lavorativo e per l'apprendimento
della lingua italiana.
Adesso con l'idea dell'Università dei Popoli, Badolato cerca
una nuova identità: diventare " borgo universitario" con il
coinvolgimento di tutta la regione.
Una proposta culturale che è quasi un Manifesto " per
il Rinascimento della Calabria": nella Biblioteca Gesualdiana "
Charles Baudelaie" di Badolato Borgo (CZ), nel mese di dicembre 2000 sono
stati sottoscritti il Protocollo d'intesa e l'Atto costitutivo dell'Associazione
culturale " Università dei Popoli", promossa da Lanciano.
Vi fanno parte lo storico Antonio Gesualdo ed il gruppo
" Costa degli Angeli", con i commercialisti Francesco e Bruno
Mannello.
Antonio Gesualdo, medievalista, è stato eletto Primo Rettore
di questa Università che ha come progetto lungimirante la Calabria come
"regione universitaria."
Ci sono già le adesioni di operatori culturali: Libero e
Giovanni Gatti del " Museo naturalistico" di Copanello, la milanese
Ida Bonato, documentarista, Vito Maida, poeta ed artista soveratese, tutti
intendono collaborare a questo ambizioso progetto.
Nelle intenzioni del di Domenico Lanciano l'Università dei
Popoli dovrebbe essere una terza via per il rilancio del vecchio borgo, dopo
l'esperienza degli anni 80 del paese in vendita e quella dell'accoglienza dei
rifugiati e profughi Kurdi del 97.
L'idea nasce dalla constatazione che effettivamente, da 10
anni a questa parte a Badolato vivono persone provenienti da paesi lontani, con
culture diverse e che, quindi, il borgo potrebbe diventare il punto di
riferimento e d'incontro dei popoli di tutto il mondo.
Gli aderenti all'Associazione sono convinti che le
caratteristiche e i beni artistici presenti in questo angolo di Calabria,
nonché le case abbandonate ( circa 900 ) una volta restaurate, potrebbero fare
di Badolato un centro residenziale, per docenti e studenti, fermo restando che
anche le vacanze in questo posto, possono costituire sempre una chance per la
salvezza del paese.
E' un sognatore alla grande Lanciano se è vero che sta
pensando di coinvolgere i Comuni calabresi nell'idea di realizzare in ognuno di
essi una facoltà universitaria monotematica, a seconda delle caratteristiche
storiche e culturali dei diversi centri.
E' quello che lo scrittore chiama già " Rinascimento
della Calabria" e per la cui promozione ha già delle scadenze, come la
pubblicazione nei primi mesi dell'anno di alcuni libri sulla cultura calabrese,
ma non solo, ed un libro di poesie di un esule politico Kosovaro,Ysmen Pireel,
dal titolo "il villaggio senza nome".
E poi prendere i contatti con le Università italiane, nel
2001, e con quelle europee nel 2002, coinvolgere nel progetto Locri,Gerace, e
molti altri paesi rappresentativi della Calabria ( Crotone, Capo vaticano, Serra
San Bruno, Pizzo, Rossano, giusto per citarne qualcuno) per realizzare il
progetto di " Calabria regione universitaria ".
Un grande sogno per una grande sfida: fare della Calabria
terra di " Rinascimento", per il riscatto culturale e morale dei
calabresi.