23 novembre 2002. h 09:40
24 novembre h 21:03
Movimento. Mi vien da pensare ad un fiume in piena che corre, corre. Mi vien da pensare a dei palloncini che liberi volano in un cielo limpido e terso. Ma a volte è possibile incontrare un nuvolone e... giù sotto ... ma i palloncini non si sgonfiano con l'acqua ... e tornano a volare.
Il cielo è terso stamane dopo giorni di pioggia e non mi viene da pensare se non ad immagini felici...
Sono tre giorni che si è cominciato a lavorare duro ( anche se è da precisare che parecchi "compagni" stanno lavorando già da venerdì scorso, subito dopo gli arresti), ma la stanchezza si sente solo a tratti. Pervade un sentimento di felicità e la voglia di riscatto ... quel "sottile" risentimento presente in ogni voce dell'assemblea di ieri. Un solo coro, mille voci. In diciassette anni di vita, (un po' meno di vita veramente vissuta) non ho mai visto la mia città così piena di vigore, così viva... la mia città come capitale di un sud ribelle! Ieri, all'università, ho visto facce consentine mai viste, facce cosentine che avevano voglia dì esprimere il loro dissenso ... mi sarebbe piaciuto andare da tutti e farli parlare, sentire cosa avevano da dire... ma sono stata zitta ed ho ascoltato cosa si dicevano tra loro durante i numerosi interventi. Hanno parlato esponenti del movimento no global (Agnoletto), dei sindacati, padri implicati per motivi non felici (mi riferisco a Giuliano Giuliani), politici (Occhetto). E logicamente non tutti erano d'accordo con ciò che veniva detto. Ma ogni voce ha una sua sfumatura. E allora diventa necessario trovare un punto d'incontro. Ciò che mi preoccupa di più è che gente del genere ( e mi riferisco ad Agnoletto, ad Occhetto, a Casarini) marci sopra gli ideali di giovani secondo cui un mondo diverso è ancora possibile. Ma ora non m'importa. Sto mangiando un toast e bevendo un succo di frutta. Il cielo è troppo limpido. Ed oggi sarà un'incredibile giornata di FESTA! Ci toccheranno chilometri e chilometri da percorrere, ma se saranno fatti con gioia non succederà nulla. Ma io sono già convinta che sarà così!
SIAMO TUTTI SOVVERSIVI!!!!!
E' passato già un giorno ed ancora a casa mia si parla del corteo di ieri. E credo che la maggior parte dei Cosentini stia facendo la stessa cosa. Anche se i telegiornali e le testate nazionali d'oggi hanno dedicato solo un piccolissimo spazio all'avvenimento. Mi sento molto amareggiata... ma non sarà certo questo a farmi cambiare opinione su quella che è stata ieri Cosenza.
Ora ho i piedi ben più che riposati, ma ieri a quest'ora stavo ballando una tarantella a Piazza Fera, pur avendo camminato per circa quattro ore. Un lungo cammino che ci ha portato dalla stazione ferroviaria di Vaglio Lise verso l'ospedale ed il Comune, passando per l'Oasi Francescana di Padre Fedele, sino a Piazza Fera. E tutto questo per ríbadire non solo che il movimento "no" o "new" global è ancora saldo, ma per ribadire soprattutto che si può mánifestare per la propria libertà di pensiero anche e soprattutto in maniera del tutto pacifica. Oggi, giorno dopo il "no global day", è il momento di riflettere. E ritorna alla mente Genova e la sua guerriglia. E ci si solleva al pensiero che qui da noi non sia successo nulla. Ma che motivo c'era? Non era nell'interesse di nessuno. Quante volte ho ripetuto questa frase nei giorni preparatori al corteo. Quante volte ho ripetuto a mia madre che non c'era da preoccuparsi, che tutto sarebbe andato "liscio". L'ultima volta è stata prima di uscire ieri mattina alle 11. Noi "studenti medi" di Cosenza ci siamo incontrati all'istituto Scorza ed insieme siamo andati a Vaglio Lise. Teatrale la nostra entrata..."siamo tutti sovversivi!' e giù applausi. Non lo dimenticherò mai. Nell'attesa alla stazione abbiamo mangiucchiato, accolto i "compagni" arrivati da tutta Italia, dipinto le nostre mani di bianco. Ed ecco subito che il corteo parte. Corri a prendere il tuo posto tra il Gramna e il Firenze Social Forum. Ed è allora che mi rendo conto di quanti siamo. Il "serpentone" va da Vaglio Lise fino a Piazza Europa e forse di più. Mai vista così tanta gente insieme, mai vista così tanta gente diversa insieme. Ragazzi della mia età, frikkettoni, punkabbestia, adulti, donne incinte, anarchici, stranieri, famiglie complete di bambini, autorità, famiglie d'indagati ed arrestati e anche chi è già uscito come Dionesalvi e Tallarico. I giornali d'oggi parlano di circa 60.000, 80.000, chi azzarda 100.000 persone!! lo non lo so, so solo che eravamo davvero, ma davvero tanti. E non numerabile neanche la quantità di volantini circolanti.
Camminiamo, camminiamo e mi sembra di partecipare ad una processione, ma senza il santo! A metà tragitto qualche energia viene meno, ma si continua perché "o si fa tutto o non si fa niente". Alla fine però stremati ci accosciamo sull'asfalto di Piazza Fera. Prima viene letto il comunicato dei "compagni" ancora in carcere che ringraziano per l'appoggio e incitano a lottare ancora per le nostre libertà. Ed ecco il via alle danze! Anche noi, dopo aver ripreso le forze, cominciamo a "tarantellare". Nessuno di noi dimenticherà la ormai passata pacifica invasione di Cosenza. Non dimenticherò mai quella ragazza con le ali di plastica verde attaccate al dorso, non dimenticherò mai quel bambino con la sua bandiera di cartone vistosamente fatta da lui con scritto su "W il Che!", non dimenticherò mai quel bolognese che "sparava" in faccia alla gente bolle di sapone. E piazza Fera... non dimenticherò mai i giocolieri in piazza, non dimenticherò mai il calore dei Cosentini affacciati ai loro balconi, non dimenticherò mai i volti dei "compagni"del Firenze Social Forum, non dimenticherò quel bambino col cartello "sovversivo".
Queste cose mi rimarranno della manifestazione di ieri. Gente semplice che ha portato la sua semplicità in piazza. Non ci servono capi. Siamo promotori di noi stessi...
E' domenica sera e sono davanti alla televisione. E penso ... COGITO ERGO SUM!