di Lidia Pedio
Il 30-01-2000 muore a Potenza lo storico e saggista insigne Tommaso Pedio. Nato nel 1917 nel capoluogo lucano, era stato per 20 anni professore di Storia Moderna all'Università di Bari ed autore di numerosissimi libri, articoli e recensioni. In particolare Tommaso aveva legato la sua notorietà agli studi sul Mezzogiorno e sul Brigantaggio post-unitario. Nel 1972 ottenne il "Premio Basilicata" per la saggistica, per l'opera Storia della Storiografia Lucana: l'anno successivo divenne presidente della Giuria del Premio per la Saggistica.
Era un intellettuale molto impegnato nella vita sociale della sua regione: un giorno o l'altro dovrà essere tracciato il profilo scientifico di questo generoso storico che ha dedicato tutta la sua vita allo studio della storia non solo della sua regione, della quale ha ricomposto la fisionomia storica e civile e rivendicato l'identità culturale. Un altro aspetto che mi sembra doveroso ricordare è il modo d'essere docente universitario, così diverso nello stile dai suoi colleghi - i suoi allievi ricordano l'esaltante clima culturale che egli sapeva creare quando insegnava.
Per la sua opera, non solo come studioso, ma anche come antifascista, magistrato ed avvocato della povera gente, (attività che ha svolto sia in Italia che negli Stati Uniti - a Boston principalmente - prima di dedicarsi completamente alla ricerca), è stato inserito nel "Who's who in the world"