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Telematica e diffusione dei saperi
di Walter Belmonte
Una serie di dibattiti si sono svolti nella citta' di Cosenza negli ultimi mesi: "Cosenza
citta cablata" (3 giugno 1998) e il piu' recente "Didattica in rete - Netdays '98"
(7 novembre 1998). Emerge nei due incontri un "filo conduttore" avente come tema
centrale la telematica e le sue diverse applicazioni nell'ambito territoriale. Un approccio
interdisciplinare, quindi, che riguarda non solo l'aspetto ingegneristico o architettonico
ma anche quello tipicamente sociologico, economico e soprattutto culturale, "vasi comunicanti" nella definizione del prof. Beguinot in videoconferenza da Napoli.
Non a caso, chi ha colto immediatamente il senso di un nuovo strumento di comunicazione,
la telematica e gli aspetti multimediali, sono state le scuole, che, come ha fatto notare il professore Lancien dell'Università di Parigi, ospite casuale del convegno
la "Didattica in rete", è dato soprattutto dal carattere "interattivo", dal tipo
di comunicazione bi-direzionale e dalla possibilita' dei saperi diffusi tramite Internet. Nell'uno e nell'altro dibattito, quello che è emerso è la necessità di un'alfabetizzazione
informatica più capillare, di ulteriori accessi telematici pubblici e gratuiti, condivisione
di elementi, di saperi, di reciprocità conoscitive che si correlano tra metodi tradizionali di insegnamento e nuove modalità di "costruzione" di saperi.
E' la condivisione di elementi conoscitivi, ottimizzati attraverso nuovi strumenti
di comunicazione e soprattutto di micro-reti, sociali e relazionali a stabilire nuove
dinamiche culturali. Non a caso, il convegno la "Didattica in rete" ha visto la partecipazione
di docenti e studenti che hanno presentato diversi lavori per la rete telematica.
Un grande successo ed un senso di partecipazione al "sentire" sociale come frammenti congiunti in nuovi processi culturali e comunicativi. Tuttavia, questo ci fa riflettere
su come una tecnologia, un nuovo mezzo di comunicazione possa essere utilizzato diversamente
dalla progettazione iniziale. Non è certamente andare nella direzione di obiettivi prestabiliti, come qualcuno ha sottolineato, è come dire scrivete poesie
verso determinati "obiettivi". E' solo la creatività e la pratica sociale dell'uso
della telematica a superare determinate logiche. Questi dibattiti e le relative dimostrazioni multimediali hanno mostrato come vi sia una vivacità culturale presente sul territorio.
Nuovi modi di intendere la diffusione della cultura e di nuovi saperi e, come diceva
Tzara è proprio dal gioco che possono nascere delle rivoluzioni in nuove identità per un senso di democrazia e di crescita culturale collettiva.
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